Ricordi e riflessioni - Sergio Rubino

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RUBINO  SERGIO, ricordi e riflessioni.

In questi anni di forzata sedentarietà,che apparentemente  attiene al mio stato di pensionato, invece  è stato ed è, il risultato di una successione  di molteplici eventi, non prevedibili,come,il  Covid-19,la Coronavirus e successivamente,l’Ondata di calore umido,di tipo Tropicale,che tutti i mezzi di informazione hanno  suggerito,di non uscire dalla propria casa,questa  precauzione è durata, come tutti sappiamo, parecchio tempo e per la precisione tre anni e l’O.m.s.,ha dichiarato che vi sono stati 20 milioni di morti.
La emergenza è stata grave e pericolosa.
Questi ultimi anni, per quello che è successo,ha sostanzialmente fermato la possibilità di svolgere, alcune mie  attività  professionali, nel campo dell’Arte,in generale e specificatamente in quello   della “Rappresentazione Teatrale” e della “Pedagogia Teatrale”,che prevedevo,in quegli anni di iniziare ad attivare anche  dei Corsi per Attori/Attrici,”con alcune specificità particolari,come:  per apprendere la“Prossemica” (la consapevolezza di essere drammaturgicamente presente  in una posizione precisa, in un spazio preciso, nel Palcoscenico) e la “Fonetica” (respirazione,dizione,risuonatori), la “Visione  dello Spettatore” (che non è un risultato di una osservazione di massa,ma una “esperienza”vissuta da ogni singola presenza) ed inoltre la “Percezione Visiva”, la “Psicoanalisi”, il “Linguaggio dei Segni”, la “Percezioni dei Colori” ed altro, un Corso sostanzialmente “Multidisciplinare”,per una informazione professionale, attuando un percorso,dove la “Scienza” e la “ Creatività” si completassero  a vicenda. con l’acquisizione di “Tecniche” specifiche,provenienti ,soprattutto dai Pedagoghi e Registi Teatrali,come    Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba ed altri specialisti,non del campo dello Spettacolo,ma delle funzionalità del Corpo,come “mezzo” di comunicazione psico-fonetico e psico-motorio e visivo.
La tendenza,in generale,negli  ultimi tempi è quella che si vuole privilegiare  la sponteanità,il realismo fonetico e gestuale,ritornando al “Neorealismo” ( 1943 / 1955 ) e al “Verismo” ( 1875 / 1895 ) di esperienze  artistiche che hanno carettirizzato periodi lontani e  credo,storicamente superati.
Oggi si  è “vaporizzato” il bisogno di imparare le “tecniche” per la Comunicazione  delle “messe in scena”,con “tecniche” specifiche che si avvalgono,anche,  di tradizioni  che si sono sviluppate nei Secoli e nei Millenni passati,sia in Occidente e sia in Oriente.Queste Tecniche denominate “ Exstraquotidiane ” sono state individuate e trasmesse dal  Regista e Pedagogo Teatrale,come   Eugenio Barba, fondando una Università itinerante,a Holstebro in Demmark,chiamata “ International Scool of Theatre Anthropology” (I.S.T,A.). In Italia la “2^ Sessione si è svolta a Volterra,nel 1980, ed io sono stato selezionato,come Regista a partecipare a questa “esperienza”.
Si è sempre tendenti ad essere “ formati “,cioè a farci mettere “ in forma” ad essere tanti “multipli”,più o meno uguali dei propri Maestri,ma credo che i “Veri ”  Maestri,avendoli,alcuni incontrati,nei propri ruoli “Storici”,ho imparato da “Allievo” che la loro Pedagogia,è stata finalizzata a proporre delle “informazioni” che non determinano un modello assoluto estetico,che varrebbe per tutti,schiacciando,così,le individuali personalità o capacità creative,ma indicando degli strumenti per individuare e sviluppare,anche ,le più nascoste energie di ogni d’uno,attraverso un “Training” preciso per costruirsi una una robusta Tecnica,dove basare la propria creatività.
Desidero  sottolineare che le “Rappresentazioni Teatrali”,secondo le mie esperienze acquisite,credo,che  non possono essere il risultato ,solamente,di una spontanea pulsione creativa,il così detto presunto  talento del   “dilettante”,che comunque,spesso, ha anche prodotto dei “Capolavori”,ma sono casi rari,sono persone che hanno in sé, una cultura indotta e producono,a volte, “reperti” di ottimo Livello.
Nei Rituali religiosi o Propiziatori,nelle Marce militari,tutti i  Protagonisti di queste “manifestazioni”,hanno usato e usano delle tecniche specifiche,per l’uso del “Linguaggio del Corpo e della Voce”,che si scostano,con evidenza,da quelle della vita quotidiana,che sono quelle che si imparano dopo la nascita,ma per la precisione,di già nella vita “intro-uterina” che usiamo il corpo con movimenti  “basici” tramandati per vie fisiologiche e biologiche,attraverso la Catena ereditaria del D.N.A.
Nel campo delle “Arti”,con  una costatazione,  dopo approfonditi studi scientifici, è   risultato,ma da moltissimo tempo,che il “visibile”,creato dall’ Uomo con    la pittora,la grafica, la scultura,la architettura,il disagner,l’arredamento,alle rappresentazioni Teatrali,ai Films,ai video,hanno  una  sotterranea struttura che attiene alle tecniche compositive,ritmiche,volumetriche,alla percezioni visive.
Queste “Tecniche” si possono e si devono insegnare,ma la “Creatività”  non si può insegnare,semmai la si può indagare,scrutarla,analizzarla culturalmente,codificarla,storicizzarla,perché si avvalgono delle esperienze acquisite,direttamente e indirettamente,delle “Leggi” della    Fisica,della Matematica,della Bologia, che regge tutta la complessità del Mondo visibile ed invisibile.
La mia cittadinanza  nel “Mondo  dello Spettacolo”,è iniziata inconsapevolmente,nei primi giochi dell’infanzia,nel “rappresentare” azioni di personaggi visti  e letti,nei  “Fumetti”,coinvolgendo,a volte, qualche  piccolo  dirimpettaio di casa.Anche, i miei  meravigliosi Genitori,erano presenti nelle  mie  numerose  “Performans”.Mia Madre  si prestava ad essere una paziente  “Sarta” e mio Padre uno  scrupoloso “Sovraintendente” alle realizzazioni  dei miei “sogni”,evitandomi i pericoli.
E’ stato il “Maestro”,nei vari  anni, nel sapere farmi  usare gli strumenti  di lavoro,come: sega,martello,giraviti trapano a manovella (quello elettrico doveva essere ancora inventato ),l’uso  del Filo elettrico,il saldatore per stagno,lime,tenaglie,pinze,incudine,scalpello,chiodi ,viti (quelle ad espansioni dovevano essere inventate) colla,quale ? Vinavil,Bostik,Attak,no! Tutte da inventare.Vi era la colla “a caldo” usata dai Falegnami,( difficile da  utilizzarla a casa ),rimaneva  la “Coccoina”,quella che si usava negli  uffici e per incollare i Francobolli e non esisteva neanche la “Spillatrice”, nè il “Nastro adesivo”,si andava avanti con Ago e filo ,con Spilli e Spilloni da Balia.Ricondo adesso,che veniva usata,una altra colla,chiamata “Colla Arabica”,ed era presente alle Ricevitorie  del “Gioco dell’Otto”,ma non mai saputo chi la vendesse.
Era difficile,nel ”Dopo - guerra”,realizzare a casa  mia dei “Set” !,delle “Location” ! degli “Effetti Speciali” ! Queste parole,sono parole che  le avrei sentite o lette, decine di anni dopo,al momento mi arrangiavo con  elementi  che  componevano gli arredi delle camere,come :  Testate del mio letto,lenzuoli,sedie,bastoni,corde, scale,ed altro e per  i “Costumi”, riciclavo vecchi vestiti,che divenivano abbigliamenti di  temerari Pirati,pittoreschi Capi Indiani,coraggiosi  Sceriffi,avventurosi Cow  Boys,ma tutta la “Attrezzeria”,come si sarebbe dovuto chiamare, con un linguaggio teatrale,tutti gli accessori, che erano necessari, per potere definire al meglio, per interpretare i miei  riferimenti del momento, non erano reperibili,nemmeno, nei  negozi di giocattoli,che  erano solamente  due, “Grandi”,in via Maqueda e “Studer” in via Napoli.
Le “Pistole a tamburo” erano sconosciute, vendevano solamente le   imitazioni  di pistole  “Beretta”,ma le  trasformavo con il cartoncino “Bristol”  ad uso  dei protagonisti  del Far West e mi costruivo anche,l’Arco e freccie, Scimitarre, Spade,Corazze,Elmi,Cappelli,Parrucche ( con la “Stoppa” degli Idraulici )  e tutto quello che era possibile realizzare.Per gli “Effetti speciali”,usavo i Trucchi di mia Madre,e i colori ricavati dallo sciolgliere dei fogli  di “carta velina” colorati ,nell’acqua.
Queste mie  “rappresentazioni “,non erano scelte personali,ma erano la imitazione di   “modelli” che  erano stampati nei Giornalini a Fumetti,in quei tempi come “Pecos Bill”.Non ve ne erano altri,a parte  i fumetti di
Wolts Disney,come Topolino,Paperino,Nonna Tordella,Pluto e tutti  gli altri personaggi che sono diventati famosissimi  sino ad oggi.
Il “gioco” è stato la componente inconsapevole del  mio percorso di vita e professionale,inteso come  gioia e dramma,che sono i limiti dello sviluppo delle esperienze, dalla nascita alla morte.
La “creatività” è stata  la possibilità di defluire tutta la mia energia consapevole e non,nell’Arte,in generale e in particolare  nella “Rappresntazione  Teatrale”.
Mi è difficile credere alle coincidenze,ma il primo applauso che ho ricevuto, è avvenuto  a circa sei anni,  su un piccolo palcoscenico  presso il Circolo degli Ufficiali,a Piazza San Francesco di Paola, partecipando  ad una Festa in maschera,per un Carnevale ed ero vestito da “Duca di Mantova”,che sarà un “Costume” che nella mia lunga “permanenza” presso il Teatro Massimo di Palermo, come “Vice Direttore dell’Allestimento Scenico”,lo “vedrò”  diverse volte,sia nelle preparazioni e sia nelle rappresentazioni del “Rigoletto” e sono stato,anche, applaudito,dopo molti successivi  anni e per diverse volte,  sul Palcoscenico del Teatro Massimo,come Regista,Scenografo,Costumista di diverse Opere Liriche  e di Balletto ed ho pure ricevuto le congratulazioni personalmente del Presidente della Repubblica,Carlo Azelio Ciampi per la realizzazione dello Spettacolo Lirico “Salvo d’Acquisto”,con la musica del compositore Antonio  Fortunato e le numerose  “recenzioni “ sulla “Stampa” ed altri mezzi  di informazione.
Nei precedenti anni ho avuto molte altre occasioni per ricevere degli  applausi,sia per il Teatro,sia  per la Pittura,sia per delle Conferenze ed  ogni volta non erano scontati.                              
In questo ultimo anno,per la prima volta,ho voluto  “conteggiare” le mie faticose  gioie.Sono conteggi  non precisi,perché ogni giorno nel Teatro vi sono” Incontri ed Orari “ sempre differenti,pertanto ho considerato una giornata “tipo” e la ho moltiplicata per la mia permanenza,presso il Teatro Massimo,Politeama,Teatro di Verdura che sono le tre Strutture che appartenevano  all’Ente Autonomo Teatro Massimo,Vittorio Emanuele lll, di Palermo.
I risultati che ho dedotto,appartengono alla mia esperienza, come Vice Direttore dell’Allestimento Scenico e come  F.F. di Direttore.
Il  risultato è stato, di avere condotto e coordinato  le rappresentazioni  di    circa,  5.490 Registi e altrettanti Scenografi e Costumisti ed un numero inferiore di Coreografi.
Ho anche cercato di conteggiare le ore di Lavoro,che ammonterebbero a circa  15.642.
Questi numeri dei miei  Incontri,sono alti e mi imbarazzano,ma devo  dire la verità,che le ho considerate per difetto.
Questi dati  sono prevalentemente attribuibili, dalla vincita del Concorso,sino alla Pensione,ma anche ho considerato le mie presenze presso  il Teatro Massimo,frequentando gli “Stages”  nel “Laboratorio Scenografico” del   Teatro Massimo ,diretti dal Maestro di Scenografia Bruno Montonati e da altri  contratti,  diretti dallo Scenografo Realizzatore Arturo Benassi e la Ammissione  e la frequentazione  del “Corso di Avviamento Professionale al Teatro Lirico”,dove i Docenti furono :  il Regista Carlo Piccinato (Genero di Arturo Toscanini),il Baritono  Gino Bechi famoso ed ammirato per la sua potenza della sua voce,negli spettacoli e perché riusciva ad infrangere i bicchieri,Il Coreografo e Primo Ballerino del Teatro Alla  Scala  Ugo dell’Ara e la Prima Ballerina della Scala Wanda Sciaccaluga.
E in quell’ambito ho realizzato le Scene e i Costumi per lo spettacolo Lirico “ Il Don Chisciotte della Mancia” di A. Paisiello,per la Regia di Carlo Piccinato,ed anche ho firmato le Scenografie e i Costumi  per gli spettacoli di Balletti  della “La Boite a  JouJoux“ di Claude  Debussy e “Pierino e il Lupo”di Sergej
Prokofev,per le  Coreografie di Ugo dell’Ara,inoltre ho frequentato  per alcune Stagioni “La Direzione dell’Allestimento Scenico”,diretta da Antonio  Carollo”, ho imparato  la complessità della  “Macchina  della
Messa in scena”  ed il coordinamento di tutti i Reparti Tecnici,come: la Scenografia,la Sartoria,la Attrezzeria,i Macchinisti di Palcoscenico e i Costruttori,la Calzoleria,la Parruccheria,i Truccatori,i Fonici,i Fabbri.   
Non posso ,non dimenticare  le mie presenze giovanili  presso il “ Teatro Biondo” e dopo presso  il “ Teatro Biondo Stabile di Palermo” e presso il “Teatro Garibaldi” e presso “Il Teatro Libero” e il “Teatro  Orione”e lo Spazio Teatrale “Lolli” (questi due ultimi citati,sono stati gestiti  sotto l’Egida  e la Organizzazione del Teatro Massimo e  con la Collaborazione Tecnica e Artistica  dell’ Ars  Nova).
Le esperienze “artistiche”,posso farle iniziare dal 1942,ma realisticamente pochissimi anni dopo,considerando l’insegnamento di mia Madre, dei colori,attraverso quelli dei vari bottoni,contenuti in una scatola di metallo di biscotti ed io stavo seduto sul tavolo da pranzo. Poteva insegnarmi le addizioni, di  piccoli oggetti o riconoscere  le foto di un libro o tante altre cose,ma per fortuna si è inventata  la conoscenza dei  colori  e questo gioco mi entusiasmava ad impararli ed  a  riconoscerli,anche  il colore “Bordeaux” ( ! ),che era  un vanto.( i Colori sono diventati,non per questo episodio,ma un elemento portante, tra tanti,  dell a mia  Vita/carriera).
Mio Padre,anche quando avevo pochissimi anni, si interessava ai miei giochi,dandomi consigli,anche quando disegnavo e coloravo delle piccole figure.Me ne sono accorto,dopo molti anni,rinvenendo una “cartella” contenente dei miei disegni, con annotata la data  di esecuzione.
  Mi portava,pure, a visitare luoghi Storici e  Artistici e qualche rarissima  mostra di Pittura,presso il ”Circolo della  Stampa” a Piazza  Massimo,ricordo la Mostra del Pittore Cutino ed in una via della Palermo antica,in una parete di marmo,mi fece  osservare  un buco che era stato praticato dai “Beati Paoli”.
Siamo negli anni  ’40/ ’50.ed io ero curioso ed interessato ed uscivo  con mio Padre con grande entusiasmo.
Da grandicello,mi sussurrava,che oltre che leggere i “Fumetti”,leggessi,anche qualche  Libro.Data la “leggerezza” del modo del  suggerimento, lo  capì dopo,ma forse nel momento “giusto”,non era una imposizione pedagogica, ne  un metodo che ha un effetto immediato.
Oggi posseggo una Libreria con circa 1.200 Libri.Li ha contati un mio amico curioso,io non lo avevo mai saputo.
Tornando al passato,come Cittadino,ho vissuto sotto la Monarchia di Vittorio Emanuele lll e il Governo Fascista di Benito Mussolini e il Governo del Generale Pietro Badoglio,il Movimento Partigiano contro la Repubblica di Salò,guerra Civile per i Nazi-Fascisti del R.S.I.,i Comunisti del G.A.P.,la vittoria degli Alleati,con il Generale Mark  Wayne ClarK.
Ricordo perfettamente la presenza dei soldati Americani a Palermo,il Referendum del 2 giugno del 1946,gli Italiani votarono per la Repubblica,la Assemblea Costituente nel 1946,ed Enrico De Nicola fu eletto Capo provvisorio dello Stato,dopo il Governo di Alci De  Gasperi,la Costituzione della Repubblica Italiana nel 1947,e i “Padri” dell  Costituzione  sono stati:
Alcide De Gasperi ( Democrazia Cristiana ),Palmiro Togliatti ( Partito Comunista Italiano ),Giupeppe Saragat ( Partito Socialista Italiano ),Bernardo Mattarella ( Democrazia Cristiana ).
Si sono succeduti,sino ad oggi,12 Presidenti della Repubblica.
Nel  1946,le  Donne possono votare per eleggere ed essere votati e per la prima volta nel Maggio del 1952,le Donne sopra i 18 anni,hanno votato,io avevo 10 anni e ricordo la emozione di  mia Madre che doveva affrontare questa esperienza,cercando qualche consiglio da mio Padre.
I Seggi per le Votazioni erano presidiati da Soldati  armati di “Moschetto” in spalla.
 Negli anni successivi alla mia nascita,ricordo Palermo distrutta dai bombardamenti degli Americani,dai Francesi ,dagli Inglesi,adesso leggo,che l’ammontare della distruzione è stata del 42%  e con 1.500 morti di Civili e 30.000 feriti.
Se sono nato nel 1942,non è stata una mia scelta,come quella dei miei coetanei,e non  abbiamo “sgomitato” per  prendere “vita” in piena “ Seconda Guerra-mondiale” e farne un vanto da grandicelli,come
se fosse un elemento da  “Currriculum”,ma la nascita è un dato oggettivo un dato burocratico,come i Titoli di Studio e le attività professionali,come le mie, che si svolgono,per la loro specificità,in Strutture pubbliche,al giudizio della gente,della Stampa e della “ critica”.
I Concorsi  li vincono i vincitori,gli altri perdono.Nelle Gare sportive,vi è quello che arriva “primo”,quello “secondo”,eccetera e quello che arriva ultimo.Siccome esistono gli “Imbroglioni”, i “Truffatori” i “Raccomandati”,esiste la Magistratura,la Polizia e credo soprattutto il “Senso Morale.
Non tutti i “Chirichetti “ divengono “Papa” e non tutti i Cittadini divengono “Presidenti della Repubblica”,moltissimi  Uomini e Donne non si voglio mettere in gara e moltissimi Uomini e Donne ,invece non riuscendo nei propri intenti e dando,spesso, la colpa agli altri e pure al mondo intero.
Su questo  Pianeta “Terra”,tutti noi “esseri viventi” come: umani,animali,piante,virus,batteri,microbi ed altri,siamo tutti “giocatori” di una partita che è quella per la “Sopravvivenza”,tutti dobbiamo sottostare  a questa “corsa ad ostacoli”,anche se nei millenni si è cercato di “truccarla”,ma i risultati,per la sua complessità e longevità sono tutti simili. Vincono quei “viventi” che pur usando gli strumenti degli altri,li sanno usare meglio.Anche i Criminali di qualsiasi “settore”, emergono quelli che Uccidono di più, imbrogliano di più  degli altri loro “colleghi”e si attestano i primi posti  di comando.
La Terra è in vita da circa 4.54 miliardi di anni,in un Universo  che ha circa 13.8 miliardi di anni, e ha subito 5 Ere geologiche,certamente giungere ad oggi,noi, siamo stati i più  resistenti.
Le prime nostre “tracce” ci collocano in Africa,oltre 200.000 anni addietro.
Oggi,in questo momento, tutti i viventi di questo Pianeta,siamo arrivati “Primi” nel l’anno 2024.
Ieri,in  un programma televisivo,vi è stato un “servizio” su un Albero che ha 4.000 anni ed e ancora in ottima salute e si trova in Sardegna ed è curato dalla Università dalla Facoltà di Botanica,anch’esso è arrivato sul Podio.
Ritornando al “Palcoscenico”,alle manifestazioni  Teatrali,ai Rituali  religiosi o Propiziatori o le Marce Militari, tutti gli “Attori” di queste  “attività” hanno usato e usano un “Linguaggio del corpo “  e dell’uso della Voce,con tecniche particolari che si scostano  da quelle della vita quotidiana,che sono quelle  che si imparano da appena nati  e si  tramandano soprattutto  per le vie fisiologiche e biologiche della catena ereditaria  del D.N.A.
Noi,viventi di questa Terra,nasciamo,comunque, abbastanza “imparati” perché qualche allenamento lo iniziamo,anche, in quel Laboratorio complesso, che è “l’Utero  Materno”,dove viviamo per circa 9 mesi da “Pesci “ e respiriamo coerentemente  “branchialmente”.Appena siamo cacciati  fuori nell’Aria,cambiamo
respirazione e respiriamo con i polmoni e pare che avvertiamo,in quegli Organi, un grande bruciore,per l’impatto con l’Ossigeno, ed iniziamo a piangere e questo è l’inizio di una nuova vita,dove la “pacchia” è finita.La nutrizione ci viene razionata,e iniziamo a conoscere “la  fame”, i rumori sono assordanti,la luce abbagliante e non percepiamo più quella “Colonna sonora”confortante,  che è il battito del Cuore di nostra Madre.Da quel momento in poi  cercheremo di ritrovare  quel  “Luogo” con quelle “comodità”,ma non lo troveremo mai più.
Tutta questa “ricerca della felicità” nella nostra Vita individuale e collettiva, la percorreremo sempre,sino alla Morte.
Siamo coscienti  delle nostre azioni,solamente  razionalmente,attraverso,anche, le nostre  Patologie che ci curiamo con dei Medicamenti  che ci “anestesizzano ” i Sintomi,(con tutti gli inevitabili,effetti Collaterali che si leggono nel cosi detto “Bugiardino”),ma trascuriamo e abbiamo trascurato nei millenni la parte nasosta,
dove risiede la matrice di tutte le nostre azioni agite e / o  pensate.
Ci è venuto incontro,agli inizi del 1.900 il Neurologo Sigmund Freud,che inventando la “Psicoanalisi” ci ha aperto una via sconosciuta, che è “l’Incoscio”.
Ancora oggi,è un argomento divisivo e  vi sono difficoltà a classificarla come  “Scienza”.
Al di là del dibattito eterno,la Psicoanalisi ha dato la possibilità di occuparci e di individuare e contattare le radici di infinite  sofferenze, anche gravi, comprendendole e  risolvendo  le “Patologie” attinenti a   quella parte,ripeto, di noi  nascosta,che non si può raggiungerla  e affrontarla con la Medicina  “Allopatica”.
Da quella scoperta,si sono  sperimentate altre Professioni: lo Psichiatra,lo Psicologo,il Sociologo,il Neurologo,lo Psico –Terapista di Gruppo.
Posso citare,per  esperienza positiva personale, anche,la medicina tradizionale Cinese che è  “L’Agopuntura”  che è  nata 2.000  anni fa,la “Cromoterapia” nata nel 1878,dall’Americano  Edwuin Babitt,la “ Pranoterapia” nata negli anni ’70.
Queste  “Terapie”,tutte le  Terapie,non sono miracolose è vanno praticate da professionisti  con Attestati  ufficiali,riconosciuti  e iscritti nei specifici “Albi professionali”.
Nel campo dell’Arte,forse la prima testimonianza  che affronta il malessere psichico è il Testo Teatrale  “The tragedy of Hamlet ,Princet of Danimark”, scitto nel 1602  da William Shakespeare e il Quadro pittorico di  Edvard  Munch, dal titolo “ L’Urlo” che  rappresenta il disagio esistenziale dell’Uomo moderno, dipinto nel 1893.
Gli studiosi,dai significati delle forme dei “manufatti” di qualsiasi genere e grandezza,  che noi “viventi” abbiamo costruito e costruiamo,ci dicono che sono,a volte dei disperati tentativi di  riprodurre,anche e solamente   elementi di possibile  “Felicità”da riportarci nelle condizioni ancestrali,ma sono “tentativi”,che moltissimi  di noi, riconosciamo in questi risultati di studi Scientifici multidisciplinari.  
Dopo nati,non in condizioni di apprendere,sappiamo, usare le braccia,le mani, riuscendo  a “prendere”, a “lanciare”,a gridare ed anche  poco dopo a spostarci  sul pavimento a carponi ed  ha riconoscere ,etc.
In questi presumibili  ”200.000 anni, abbiano cercato di utilizzare al meglio possibile , il proprio corpo,intendendo naturalmente,anche, l’Apparato fonetico ,per condurre la propria  Vita nelle “società” è riuscire a comunicare,  costruendo insieme ad altri simili, varie culture,ma oltre questa prima fase,l’Uomo ha  avuto la necessità di esprimersi con altri mezzi, oltre il corpo e la voce,di riprodurre  con dei segni sulle pareti delle  Caverne,delle forme che si riferissero ad elementi  reali,non per finalità decorative,ma per fini prettamente comunicativi,per raggiungere  i “responsabili” di alcuni   “fenomeni”  non  riconducibili all’ Uomo e sospinto da pulsioni non razionali,   si “ inventa” un altro  linguaggio che è quello pittorico /grafico
Gli Storici in base a documentazioni archeologiche, datano  la prima traccia  pittorica/grafica rupestre a circa 70.000 anni addietro  e pare che la ispirazione “creativa” è potuta avvenire osservando e individuando  la formazione  di alcune Nuvole  e/o qualche macchie di Muffa,che hanno potuto  riportare alla memoria  alcune forme schematicamente individuabili.In quel preciso momento l’Uomo si inventava,inconsapevolmente,la figura di  “Artista” ed inventava l’Arte.La Storia dell’Arte come testimonianza creativa dell’Uomo,viene datata nell’ Ottocento,ma “ Giorgio Vasari”, è stato,secondo altri  Studiosi, il primo storico dell’Arte che è vissuto  nel Rinascimento Italiano.
Le azioni, oltre quelle quotidiane,sono rappresentate con tecniche fisiche,che si discostano  dal copiare la realtà e  sono utilizzate  in Funzioni religiose,Rituali, parate di Militari e le Rappresentazioni Teatrali che
entrano specificatamente, nella cultura  creativa,cioè,come in  quella Figurativa: (Plastica,Pittorica,Grafica) e Musicale ( Balletto Classico,Danza).
Le rappresentazioni Teatrali sono stati nei Secoli e sono   presenti  come  protagonisti  che interagiscono con il  Pubblico, con  Tecniche specifiche e diverse,ma come ho scritto precedentemente,non copiando la  Realtà,ma riinventandola, perché l’Arte è “Creatività”.
Questi appunti di memoria e di riflessioni,sono stati possibili per la mia sedentarietà forzata,come la ho descritta all’inizio di queste pagine e non le ho mai  sviluppati  precedentemente per questo scopo odierno, tranne nell’arco degli anni  passati in modalità diverse,per finalità professionali.

Sergio Rubino
(16 Giugno 2024, ore 18.50)


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